CATALOGO BIBLIOTECA – SEDE DI ENNA
Il libro comprende tre novelle, la prima dal titolo Anissia, è la storia di una contadina russa narrata da lei medesima, rivista e corretta da Leone Tolstoj e tradotta dal testo originale da Gabriella Brenzini Berson.
La seconda novella dal titolo Di che vivono gli uomini, è stata scrit ta da Leone Tolstoj e si affronta una questione morale e religiosa: le persone vivono per se stesse o per amare gli altri?
La terza novella da titolo Quanta terra è necessaria all’uomo racconta la vicenda di Pachòm, un contadino che, ossessionato dal desid erio di acquistare una quantità sempre più grande di terra da coltivare , alla fine avrà bisogno di soli tre arsin di terra, ossia lo spazio occupato dalla sua sepoltura.
Caratteristiche nelle opere narrative di Tolstoj è lo studio dell’introspezione dei p ersonaggi e la riflessione morale.
Prosper Mérimée (1803-1870) è stato uno scrittore, storico e archeologo francese.
Egli amava il misticismo, la storia e l’inconsueto e fu influenzato dai romanzi di Sir Walter Scott, dalla crudezza e dai drammi psicologici di Aleksander Puskin.
Spesso le sue opere sono ricche di mist eri e si svolgono fuori dalla Francia, in particolare in Spagna e in Russia. In questo volume sono presenti un primo racconto intitolato Carmen seguito da Mosaico che è una raccolta di sette brevi racconti : Matteo Falcone, Visione di Carlo XI, La presa d el fortino, Tamango,Federigo, Il vaso etrusco e La partita a trictrac.
Carmen è certo una delle più tipiche e più suggestive storie d’amore e di morte.
Da essa, Meilhac e Halévy trassero il libretto del capolavoro di Giorgio Bizet.
Nella raccolta Mosaico sono affrontati temi e motivi tra loro vari per ambiente e per sentimenti.
Prosper Mérimée (1803 – 1870) è stato uno scrittore , storico e archeologo francese.
Egli amava il misticismo , la storia e l’inconsueto e fu influenzato dai romanzi di Sir Walter Scott, e dalla crudezza e dai drammi psicologici di Aleksander Puskin.
Con il racconto “Colomba” il Mérimée si riporta in Corsica e attraverso l’episodio centrale della vicenda, trova lo spunto per indugiare sul caratteristico paese, i suoi uomini e i suoi costumi. E’ la storia di una vendetta e ne è l’anima una bella e spietata creatura, Colomba. Sembra che il racconto riproduca un episodio autentico e che lo scrittore conoscesse personalmente l’effettiva eroina, Colomba Carabelli.
Il racconto La Venere d’Ille invece è ambientato nei Pirenei Orientali, anche qui in definitiva c’è la vendetta di una donna, una tremenda statua che si anima d’improvviso e soffoca in un abbraccio colui che l’ha formalmente sposata e che poi si è sposato con un’altra. Il racconto è permeato da un fantasioso e pauroso miscuglio di reale e di soprannaturale.
Romanzo storico narrante le vicende di Jurg Jenatsch, condottiero militare, politico e pastore protestante grigionese durante la Guerra dei Trent’ann i (1618 – 1648). La storiografia dei secoli XVII e XVIII fu generalmente critica nei confronti di Jenatsch e non gli attribuì una importanza particolare rispetto ad altri protagonisti di quel periodo.
La sua fama cambiò grazie a Corrado F. Meyer che trasformò il protagonista in una figura eroica, simbolo della lotta dei Grigioni per la libertà e l’indipendenza.
Il libro rappresenta una raccolta degli episodi della vita di San Francesco (Settembre 1182 – 3 ottobre 1226) e dei suoi primi compagni, ripresi da alcuni scritti esistenti, basati su ciò che la tradizione orale aveva tramandato dal racconto dei test imoni stessi della vita del Santo.
Tradotti in lingua volgare da un frate, probabilmente toscano, un certo frate Giovanni dei Marignolli,
fiorentino, nel secolo quattordicesimo, gli episodi sono stati raggruppati in 53 capitoli e poi egli vi aggiunse, di suo, una storia particolareggiata del miracolo delle stimmate.
Ciò che rende il libro uno delle massime espressioni della nostra letteratura è che più che raccontare ciò che fece, disse e operò San Francesco, ritrae con immediatezza, concisione e povertà della forma l’anima stessa del Santo e dei suoi compagni.
Victor Hugo (1802 – 1885) è stato uno scrittore , poeta, drammaturgo e politico francese, considerato il padre del Romanticismo in Francia.
Il romanzo sociale I Miserabili pubblicato nel 1862 è suddiviso in cinque volumi ed è ambientato in un arco di tempo che va dal 1815 al 1832, dalla Francia della Restaurazione post-napoleonica alla rivolta anti monarchica del giugno 1832.
I suoi personaggi appartengono agli strati più bassi della società francese dell’Ottocento, i cosiddetti “miserabili” perso ne cadute in miseria, ex forzati, prostitute, monelli di strada, studenti in povertà, la cui condizione non era mutata né con la Rivoluzione né con Napoleone, né con Luigi XVIII.
E’ una storia di cadute e di risalite, di peccati e di redenzione. Hugo san tifica una plebe perseguitata, ma intimamente innocente e generosa e denuncia attraverso le vicende dei personaggi principali le ingiustizie e le vessazioni che gli strati sociali più bassi della popolazione sono costretti a subire da parte dei sistemi di potere.
LIBRI DIGITALI
PARTE PRIMA – PARTE SECONDA – PARTE TERZA – PARTE QUARTA – PARTE QUINTA
Ferenc Molnàr (1878 – 1952) è stato uno scrittore ungherese. Il romanzo “I ragazzi della via Pal” rappresenta un classico della letteratura per ragazzi. In esso sono presenti i valori morali che impegnano nella difesa dei propri diritti nei confronti di invasori e p repotenti, come pure dell’onore e del più inatteso eroismo.
Il racconto si svolge a Budapest nella primavera del 1889 e racconta le avventure vissute da un gruppo di ragazzi, schierati in due bande contrapposte. Boka è il protagonista ed è a capo della ban da che comprende Csele, Nemecsek, Csonakos, Weisz, Gereb e Kolnay. Questo gruppo di ragazzi,insieme, prendono il nome di I ragazzi della Via Pal.
La banda rivale invece definita banda dei giardini botanici, è guidata da Franco Ats. Nel quartiere in cui viv ono i ragazzi si trova un terreno su cui sorge una segheria , piena di cataste di legna e sentieri che vi corrono attraverso, essa diventa nel tempo il quartier generale dei ragazzi della via Pal.
Alexandre Dumas ( 1802 – 1870) è stato uno scrittore e drammaturgo francese.
Vicino ai romantici e rivolto al teatro, si orientò poi ai romanzi storici, come la Trilogia dei moschettieri o altri celeberrimi romanzi come Il conte di Montecristo.
Il Moschettiere è una figura realmente esistita nella Francia del XVI secolo fino al XIX. I moschettieri di cui si parla nel libro vengono riferiti alla compagnia assunta dal re Luigi XIII come suo esercito personale. La compagnia dei moschettieri è contrapposta nel libro e nella storia alle guardie del cardinale Richelieu che si affrontano in numerosi duelli illegali.
I tre moschettieri protagonisti vengono presentati con dei soprannomi e sempre nominati con questi
pseudonimi: Athos, Porthos, Aramis, a loro si aggiunge D’Artag nan abile nella spada e molto coraggioso che è il protagonista del libro.
Ippolito Nievo (1831 – 1861) è stato uno scrittore, patriota e militare italiano.
Seguace delle idee di Giuseppe Mazzini, svolse un’ intensa attività patriottica, partecipando anche alla spedizione dei Mille.
“Il Varmo” è stato ben presto “riscoperto dalla critica tanto da essere ora considerato uno dei racconti migli ori dello scrittore padovano, e uno dei più apprezzati. Fulcro tematico della novella è la storia di Tina e Pierino, soprannominati la Favita e lo Sgricciolo, seguiti in un arco cronologico che va dall’adolescenza alla piena maturità.
Il loro progressivo maturare a contatto con i dolori e le difficoltà della vita sono felicemente proiettati dall’Autore sullo sfondo, mitizzato, di quella parte della campagna friulana bagnata dal fiume Varmo. Il fiumicello che nella sua tranquilla corsa verso il Tagliamento diventa il muto testimone dei sogni e delle speranze, delle fatiche e delle miserie quotidiane dei protagonisti.
Proprio il tono elegiaco con cui il Nievo tratta i due motivi, a lui carissimi, della fanciullezza e del paesaggio friulano, costituiscono alla fine il pregio maggiore di questo racconto.
Marcel Roland ci trasporta nel microcosmo degli insetti con una prosa suggestiva, sempre sostenuta da una accurata osservazione scientifica. La saga di un bruco e della farfalla, l’odissea della chiocciola, il centopiedi che depone le uova…
Marcel Roland si china a osservare la vita dei piccoli insetti per trarne lezioni di vita piene di umanità e poesia. Nel suo racconto la deposizione delle uova di un centopiedi è descritta come se fosse la scena di un film di fantascienza e lo schiudersi del bozzolo di una far falla si trasforma in un miracolo, insieme tenero e solenne.
Mark Twain (1835 – 1910) è stato uno scrittore statunitense.
Le avventure di Tom Sawyer sono entrati nell’immaginario collettivo e hanno avuto numerose trasposizioni televisive e cinematografiche. Nel libro sono raccontate le avventure di un ragazzo che vive nel sud degli Stati Uniti d’America, in un periodo di tempo di poco precedente alla guerra di successione, ed è ambientato nella cittadina fittizia di St. Petersburg in Missouri, sulle rive del grande fiume Mississippi.
Luoghi e persone sono in parte autobiografici, ispirati quindi alla vita di Twain alla sua famiglia ed agli amici d’infanzia.
Ivan Sergeevic Smelev (Mosca 1873 – Parigi 1950) scrittore russo. Esponente della scuola realista capeggiata da Gorkij e Bunin, dimostrò interessanti doti narrative in una serie di romanzi sul complesso periodo della rivoluzione del 1905. Nel 1917 preferì seguire l’Armata bianca, di cui descrisse lo sfacelo in un suggestivo romanzo, Il Sole dei morti (1923).
Emigrato prima a Praga, poi a Parigi, continuò l’attività letteraria, sia rievocando i terribili mesi della guerra civile, sia descrivendo la sua nuova vita da esule.
Abile narratore, il suo nome è soprattutto legato al romanzo Memorie di un cameriere, del 1910, opera in cui si riflette il travagliato stato d’animo del periodo fra le due rivoluzioni.
Luigi Gaudenzio descrive con garbo e poesia luoghi e personaggi di questo racconto.
Descrive soprattutto la miseria in cui versa il protagonista Platone che pur di procurare del cibo per sfamare i suoi figli si adopera a fare qualsiasi lavoro, suonare la campane, sistemare tavoli dei bar, consegnare lettere, pulire il cinematografo, tutto pur di aiutare la sua famiglia.
La vita si presenta così con tutta la sua crudeltà, non mancano poi le maldicenze della gente sul presunto tradimento di sua moglie Caterina con il macellaio, e la suspence che segue alla morte del macellaio, con le accuse che ricadono inevitabilmente su Platone stesso.
Un velo di tristezza e malinconia pervade tutto il racconto e più di una volta sogno e realtà si confondono inesorabilmente.
Jacques Henri Bernardin de Saint Pierre (1737 1814) è stato uno scrittore e botanico francese, amico e seguace delle idee di Rousseau.
L’opera venne pubblicata per la prima volta nel 1789, in essa, conseguente alle idee di cui s’era fatto per tanti anni propagandista, l’Autore si prefisse di mettere in evidenza la santità del vivere in mezzo alla natura e dell’educazione naturale, e i delitti della vita sociale e dei suoi pregiudizi.
Il racconto prese, però, la mano al suo Autore, e il breve romanzo risultò, mal grado gli intenti, un’opera di poesia e un capolavoro: gli scopi furono sopraffatti dall’emozione che colse lo scrittore nel descrivere una vita idilliaca in un mondo immune da qualsiasi influsso della civiltà.
La storia tragica di due piccole famiglie venne ispirata durante un viaggio compiuto, per motivi scientifici, all’isola di Mauritius nel 1768.
Louisa May Alcott (1832 – 1888) è stata una scrittrice statunitense principalmente nota come l’autrice di “Piccole Donne”.
“Piccoli uomini” è un romanzo del 1871, le vicende raccontate seguono quelle narrate in “Piccole Donne” (1868) e “Piccole Donne crescono” (1869) e si concluderanno nell’ultima parte della saga con “I ragazzi di Jo” (1886).
Nel romanzo Jo (signora Giovanna) e il professore Berti hanno realizzato il loro sogno: aprire una scuola dove accogliere ragazzi poveri e volenterosi, in cerca di una casa e di una famiglia, ed insegnare loro oltre alle normali materie di studio, i valori fondamentali come l’onestà, l’amicizia e il rispetto. I piccoli uomini ne combinano di tutti i colori, ma per fortuna a sostenerli nel difficile compito di crescere ci sono gli insegnamenti del professore e la saggezza della “signora Jo”.
Nel presente libro l’autore introduce una nota per dare notizie della sua vita, notizie tratte dal diario redatto durante il suo grande viaggio intorno al mondo.
Poeta, scrittore e botanico francese naturalizzato tedesco, lo scrittore racconta la storia semplice quanto sorprendente di un poveretto che spera di trovar la felicità in una inesauribile borsa d’oro con la quale un diabolico <<signore dal vestito grigio>> è pronto ad acquistare la sua ombra. Ma si avvede poi che senza ombra non è possibile vivere nel consorzio degli uomini perché le persone spaventate da quest’uomo a cui manca l’ombra, lo rifiutano in quanto diverso e strano.
Egli così si riduce a vivere in volontaria solitudine nella Tebaide, a contemplare e a studiare la natura. Nella forma di suggestivo racconto romantico Chamisso ha voluto adombrare la sua condizione di esule dalla Francia, e narrare l’esperienza di chi si sente estraneo e isolato fra gli uomini.